Vittorio CAPOCELLI prefetto di Treviso:
«Se per motivi religiosi una persona indossa il burqa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo».
Giuliano AMATO, Ministro di Grazia e Giustizia :
"Dobbiamo mettere da parte il velo dell'ideologia ogni volta che parliamo di un velo islamico. In certe occasioni il velo è prova di prevaricazione dell'uomo sulla donna, in altre è prova di un senso identitario. Vietarlo a priori significa imporre una propria ideologia imperialista"
«Io credo che sia necessaria al più presto la legge sulla libertà di culto perché può aprire la strada a intese per regolamentare i rapporti anche con l’Islam proponendo uno scambio: diritto di culto in cambio del riconoscimento dello Stato italiano e del suo ordinamento costituzionale [...] Più le moschee sono aperte e meglio è. Se parliamo del velo, è un fatto di costume, nel quale uno Stato laico non deve mettere il becco. Per dirla brutalmente, mia nonna aveva il velo come tante contadine siciliane cinquant’anni fa e le loro nipoti girano in minigonna».
Presentato nel frattempo nella lontana America elargitrice di diritti e libertà, il nuovo modello di burqa definito "ariano". Siamo certi che una sinistra così aperta e tollerante nei confronti delle diverse culture non potrà che tollerare e accettare con stesso slancio moderno e libertario coloro che vorranno indossare questo caratteristico burqa bianco crociato durante i loro periodici raduni e falò celebrativi.
L'OSTILE