martedì 18 settembre 2007

Lettera di una clandestina al Ministro Ferrero.

Caro ministro, io non conosco bene la vostra lingua, ma a lei e a tutti quelli che la pensano come lei io voglio raccontare la mia storia.

Pensavo che era bello andare via e viv
ere come voi, così mia mamma ha raccolto un po’ di soldi per mandarmi in Italia. Ero io e mio fratello. Ma una volta sul barcone gli uomini che vivono trafficando in stranieri dicono che non ci sono abbastanza soldi per tutti e due. Io mi metto a piangere! La mamma aveva fatto tanti sacrifici per raccogliere quei soldi e ora perché loro dicono che non bastano. Poi arriva il capitano della nave, dice che tutto si sistema, e prendiamo il largo. Ormai in mare aperto un gruppo di quattro uomini mi porta dentro la stiva della nave e lì vengo ripetutamente violentata... ora capisco cosa intendeva il capitano quando diceva che “tutto si sistema”. Mio fratello che aveva tentato di soccorrermi viene picchiato e appeso con una corda fuori dalla barca. Per salvargli la vita sono costretta ancora a subire inaudite violenze e ad assecondare tutti i capricci del capitano. Ero poco più di una bambina, non avevo mai conosciuto “l’amore”, e non poensavo fosse così brutto! Per 3 lunghi giorni sono il giocattolo sessuale di quegli uomini che non mancano di riprendermi con una telecamera mentre subisco le loro violenze. Ci fanno un mucchio di soldi rivendendo i filmini su internet mi dicono ridendo. Io non capisco...forse è la polizia a comprare quei video per poi ricercarne i colpevoli? Lo so, ero così ingenua all’epoca.Arrivata in Italia non so che fare, non so dove andare. Non conosco la lingua, la storia, i luoghi. Ma, e solo dopo lo capisco, non contenti gli uomini della nave mi avevano già venduta a un loro amico slavo. Perdo di vista mio fratello... lui aveva un cellulare, ma il mio me lo ha tolto il mio nuovo padrone appena mi prende in custodia. “Il mestiere già lo conosci” mi dice lo slavo mentre si cala i pantaloni. E’ un vecchio capannone abbandonato. Ci sono altre ragazze, tutte straniere come me. Si dorme su materassi lerci, si mangia cibo spazzatura, o direttamente gli avanzi dai piatti dei padroni. Dopo essersi sfogato il mio padrone mi porta in strada... dove per 12 ore al giorno vendo il mio corpo per lui. Lui ride sempre, mentre ci violenta, ci obbliga a pulirgli la camera e i vestiti, o ci divide con i suoi amici. Ci fa vedere dei pezzi di carta “Sono i fogli di via” mi dice ridendo mentre mi palpeggia con le mani sporche e la bocca piena di alcol. “io li colleziono questi... ne ho più di 10 sicuro. In Italia è così, piccola!... puoi fare quello che cazzo ti pare, l’importante è che autocertifichi. Autocertifichi che non sei un mafioso, che sei un disoccupato, che non hai reddito, autocertifichi che sì, preso atto che sono un clandestino me ne torno a casa di mia volontà”. L’alcol fa effetto, e dopo ore in strada a sfogare clienti sconosciuti, ora eccomi ancora a fare da bambola inerte mentre lui mi stupra per la centesima volta: oggi compio 15 anni.

Mentre mi copre da dietro ansimandomi e sbavandomi in faccia ancora ride “Pensa che mi avevano pure messo in galera per sfruttamento di voi puttane! Ah! Ah! Ma grazie all’indulto ho autocertificato con un ulteriore folgio di via che me ne sarei andato via e ora eccomi qua che mi ti godo troia! Te e tutte le altre” La sue non erano parole a vuoto, o semplice sadismo. I suoi racconti servivano a dire “Non provate a fregarmi che tanto in questo paese senza di me siete rovinate, e nessuno comunque mi farà mai niente!”. I giorni morti, di domenica o sotto le feste, mi metteva due stracci addosso e mi mandava a elemosinare. A lei non sembrerà caro Ministro, ma con l’elemosina anche si fanno un sacco di soldi. C’è tanta gente come lei che pensa di lavarsi la coscienza lasciando 50c di elemosina. Naturalmente di quei soldi io non ne ho mai visto uno... finivano tutti nelle pance dei miei padroni, alla faccia dei buoni samaritani ipocriti e ben pensanti...quelli che credono che elemosinare, pulire vetri ai semafori o prostituirsi siano diritti. Facile fare i cortei arcobaleno...ma chi succhia cazzi per strada rischiando ogni giorno una coltellata sono io.Oggi ho 18 anni, non mi lamento. Ieri sono stata a letto con un deputato... cocaina e sperma sono la mia dieta quotidiana. Sono ancora clandestina, sono ancora schiava, ma grazie ai miei “servizi” per alcuni suoi colleghi caro ministro, posso ritenermi al sicuro. Ho rintracciato mio fratello: ha lavorato per anni nelle vostre campagne... 3 euro l’ora, sotto il sole e sotto la pioggia. Anche lui come me fa quei lavori che voi italiani non volete più fare. Ma forse sarebbe più corretto dire che sono quelle forme di sfruttamento schiavista che un italiano non accetterebbe mai di subire! Infatti mio fratello ha tentato di cambiare, di migliorare. Ora è in galera, spacciava droga... sì che ne vendeva davvero tanta, anche a qualche suo collega. Ora spero che il mio amico senatore lo possa aiutare... gli ho organizzato un festino sado maso tutto gratis con altre mie amiche. Ancora una volta la merce di scambio per vivere è sempre quella, dal primo maledetto giorno quando salii su quel barcone. Ma in fondo... è il lavoro che gli Italiani non vogliono più fare: lo schiavo.
Perché sì, caro ministro Ferrero, te lo devo proprio dire, avrei preferito ritornarmene a casa. I soldi non sono tutto, e quello che qui ho perduto nessuno potrà mai ridarmelo. Avrei preferito essere presa dalla vostra polizia. Avrei preferito sentirmi dire “Ci spiace ma qui tu non ci puoi stare. Adesso ti rimandiamo a casa... abbiamo dei progetti internazionali là con cui ti aiuteremo a trovarti un lavoro. E non ti preoccupare per chi ti voleva schiavizzare, perchè sta marcendo nelle patrie galere e quando loro usciranno tu sarai nonna...” Avrei preferito avere un futuro nel mio paese che stare a succhiare i cazzi dei vostri figli viziati, o farmi frustare la schiena da qualche deputato “poverino” troppo lontano dagli affetti familiari... Beh, caro ministro, e cari voialtri che tanto vi sbracciate a parole sull’accoglienza, il mondo globalizzato e quant’altro, mi spiace ma questa è la fotografia del vostro ben amato mondo degli uguali e se solo avessi davvero potuto scegliere, ne avrei fatto volentieri a meno.

Una donna bruciata.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei P-A-T-E-T-I-C-O, nonchè ridicolo...te ne rendi conto almeno?

Imperterrito

l'Ostile ha detto...

Caro imperterrito, non ho ne l'età ne sono della generazione giusta per fare come fanno la maggior parte degli utenti della rete che s'infiammano e si accaniscono in disquisizioni attorno a offese a carattere personale...questo te lo dico giusto per non farti perdere tempo in futuro pensando magari di riuscire a infastidirmi con certe affermazioni: tentativi vani.
Ti risponderò comunque con una citazione del Nietzsche (eeh lo so, noi fasci siamo un po' ripetitivi a volte...sempre meglio essere ripetitivi con i filosofi che con le offese): "Più in alto noi voliamo, più piccoli sembriamo a chi non sa volare"...probabilmente è solo per questo che ti sembro ridicolo.

Lord Invictus ha detto...

Bel post amico mio...
Complimenti...
Aggiungo che tutto l'ingranaggio nel quale si entra come "protagonisti" (anche se solo indiretti), grazie a quei maledetti 20c estorti con la pietà suscitata dai bambini che certe bestie mandano ad elemosinare; determina un ulteriore effetto sul resto della popolazione...
Te lo sintetizzo postando la Petizione Popolare che ti ho mandato per posta elettronica:

Roma, Lì

In considerazione di quanto sta avvenendo nel nostro Stato e nelle nostre Città, evincendo dai quotidiani le sentenze emesse nei confronti dei cittadini extracomunitari che, clandestini, pregiudicati e spessissimo pluri-pregiudicati, continuano a delinquere deliberatamente;

Considerata la loro possibilità di poter continuare ad usufruire di tutti i servizi (Sanità, Casa, Scuola, Sussistenza, ecc… ) con anzi una corsia preferenziale per il loro ottenimento;

Considerata la possibilità per queste persone di compiere attività illegali ed avere comportamenti illeciti senza mai dover rendere conto alle leggi di questo Stato e tanto meno alla Comunità.

Considerato che “NON” contribuiscono al mantenimento dell’apparato sociale di questo Stato in nessun modo.

CHIEDO

Che mi venga tolta la Cittadinanza Italiana e di essere considerato a tutti gli effetti un Immigrato Clandestino, e come tale essere trattato e giudicato

In attesa dell’ottenimento di quanto richiesto, provvederò ad un comportamento consono al mio nuovo status, ed in particolare:

• Sospensione dei Pagamenti di tutte le tasse Locali, Statali e sociali;
• Occupazione abusiva di locali dove poter vivere indisturbato;
• Svolgimento di attività illecite per il mio sostentamento (Furto, Rapina, Spaccio, Lavoro Nero, Sfruttamento della Prostituzione, ecc… );
• Sospensione dei Pagamenti RC Auto, Revisione Automezzo e Patente, Bollino Blu;
• Richiesta di Sussidio di Mantenimento con il sostegno delle Organizzazioni Sindacali, Politiche e Sociali preposte al mio inserimento Sociale, Culturale e Lavorativo;

Nella sicurezza che questa mia richiesta venga presto esaudita, nel convincimento che:
“La Legge è Uguale per Tutti”

Ritengo “Doveroso” da parte dello stato Italiano, che le Sentenze applicate fino ad ora nei confronti dei cittadini extracomunitari, saranno le stesse che verranno applicate nei miei confronti.

Lord Invictus ha detto...

Per L'Imperterrito:

Lascia perdere l'Ostile è un poverello senza potere...
Stai tranquillo che potrai continuare ancora per decenni a frustare ragazzine o a scoparti tredicenni per gli angoli delle strade... forse anche per meno di quello che le paghi ora...
Tranquillo... Imperterrito... ne' l'ostile, ne' nessuno di noi ha ancora il potere di far fare a chi vive di queste mattanze la fine che merita...