martedì 25 settembre 2007

Matrimonio con scadenza...a quando la castrazione degli infanti?

Aborto, eutanasia, "bellezze" anoressiche, mortificazione etnica e culturale, ora anche il matrimonio a termine: l'Europa di nuovo millennio è una civiltà di necrofili dedita alla quotidiana autocancellazione dalla faccia del pianeta e dalla storia.
Il matrimonio deve scadere dopo sette anni, per legge, senza che nessuno dei coniugi lo chieda. Dopo, se vogliono, possono risposarsi. In sette anni ogni matrimonio, salvo poche eccezioni, si logora, e i coniugi tirano avanti per non affrontare lo stress della separazione e le spese legali. E così vivono da infelici. Il matrimonio a termine è la loro liberazione. Una legge che istituisse il matrimonio a termine sarebbe benefica per l’umanità laica. È la proposta della signora Gabriele Pauli, alto esponente della Csu, partito cristiano-conservatore della Baviera, alleato della Cdu della cancelliera Angela Merkel. In Germania la proposta è molto dibattuta e osteggiata, e la polemica dilaga in Europa. Domanda: che differenza c’è fra il matrimonio a termine e il divorzio? Enorme. Il divorzio è una spaccatura dentro un’unione che doveva durare, perciò è un trauma per tutti (coniugi, parenti, figli), mentre la scadenza prestabilita non traumatizza nessuno, né coniugi né figli né parenti. Pare un’idea improvvisa, e invece ha una storia alle spalle. In Scene da un matrimonio, Bergman dice che il matrimonio con scadenza salverebbe gli sposi dalla condizione di «analfabeti dei sentimenti», ( tra un po' passeremo anche "Mimì e le ragazze della palla a volo" e "Pokemon" come citazioni dotte per sorreggere le proprie cause? NdO ), costretti a vivere nell’obbligo, che è la morte dell’amore.
[...] Del matrimonio a termine si parlava molto, da noi, quando girava un libriccino di David Cooper caro ai giovani, La morte della famiglia. Ne parlavano le femministe. Ne accenno anch’io, nella Donna dei fili, che è un romanzo-diario di una donna in analisi: la donna vede l’uscita dalla nevrosi nell’uscita dal matrimonio ( ma infatti giusto degli psicopatici potrebbero pensare cose simili NdO ).
La Stampa
Letto su
Nuovo Patriota!

Mentre la signora Pauli continuerà a intascare le prebende da parlamentare picconando i valori di Civiltà e sopravvivenza delle genti d'Europa, chi si azzarda, come la giornalista tedesca Eva Herman, a valutare il valore delle politiche per la famiglia durante il nazismo cade sotto i colpi della neoinquisizione etnomasochista, e viene licenziata dopo 18 di onorato servizio solo per aver detto:
“E’ stato un periodo orribile, con un leader maniaco e pericoloso che ha condotto i tedeschi alla rovina, come sappiamo. Ma c’era anche qualcosa di buono all’epoca, e cioè i valori, e cioè i bambini, e cioè le famiglie, e cioè un’armonia di sentimenti — tutto ciò è stato abolito, non è rimasto nulla”. Sbagliato! Siamo rimasti NOI!

E V R O P A
tradizione
V I T A !

5 commenti:

Lord Invictus ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lord Invictus ha detto...

I-G-N-O-R-A-N-T-E!!!
Non si chiama "castrazione" (in quanto una castrazione non è), ma "infibulazione".
È una pratica social-religiosa di uno dei popoli più civilizzati della Terra, che ben facciamo ad accogliere in Europa in quanto hanno molto da dare a tutti noi e a tutte le culture duverse dalla loro...
Un tempo pavoneggiavo lo slogan: "O RISPETTATE LE NOSTRE LEGGI, O VE NE ANDATE A CASA VOSTRA!!! ".
Sbagliato... sentite tutti il mio capufficio in che modo mi/ci illumina.
Sappiate che il suddetto capufficio (catto-comunista militante "politically correct" estremo, nonchè filo-giudaico-americano... Dite la verità... l'avete sentito il brividino lungo la schiena vero??? ;-) ), non fa che sgridarmi per la mia mancanza di democrazia… dovrei prendere, secondo lui, esempio dal modello americano… (300 anni di democrazia ininterrotta… never dics… mica cazzi… ) invece che perdere il mio tempo sui polverosi libri di una storia obsoleta che ormai non ci appartiene più… e che serve solo per occupare il tempo a classi di adolescenti brufolosi e misto negro-musulmani, che hanno l’obbligo di andare in una scuola “non” di modello americano, e che quindi altro non fa se non appunto… annoiare mortalmente…

Questa è pace… questo è amore… questa è integrazione…

Io, sconfitto e silente come sempre, non ho fatto nulla… ci hanno pensato i suoi amici zingari… gli hanno svuotato la macchina e sgarrato i sedili a coltellate… lui comunque ha una solida assicurazione, per cui entro sera aveva già la macchina in sostituzione ed è anche andato la sera stessa, a ballare la salsa…

Dimenticavo… è anche un buon uomo che non serba rancore… ha dato ben 2,00 Beuri allo zingarello 13enne parcheggiatore abusivo fuori al locale…

Ha trovato solo uno sgarro sulla fiancata fatto con un coccio di vetro, ma lui è convinto che non sia stato lo zingarello, in quanto aveva visto i suoi occhi davanti ai due beuri… ed erano gli occhioni di un povero angioletto che aveva fame… anzi… è sicuro che è stato l’automobilista vicino a sbagliare il parcheggio…

Comunque e qui finisco… non vale la pena litigare per pochi euro… pagherà la riverniciatura evvualà… W La Pace e Abbasso le (nostre) stronzate Nazistoidi…

l'Ostile ha detto...

Cosa portò i mussulamni a inventarsi una cosa come l'infibulazione mi sfugge, probabilmente il malcelato disprezzo verso la figura femminile che è costante topica di tutte e tre le religioni del Libro... non un sessismo gerarchico, come era comune in molte delle civiltà antiche, ma un vero e proprio disprezzo della donna in quanto tale. Infine probabilmente saranno stati gli stessi motivi igenici che portarono un altro popolo a inventarsi la circoncisione. In quel deserto ci doveva e deve rimanere qualcosa di malsano evidentemente, o come suggerisce Shakespare nell'Otello "il Diavolo per portare a compimento i suoi propositi si veste con i colori del paradiso". In sintesi però, l'infibulazione è puramente una pratica sadicae inutile! La castrazione porta all'impossibilità di garantirsi una progenie...che a quanto pare è il progetto, poi nenache tanto segreto, di ogni giorno con piccole scosse, e piccoli accorgimenti tutti votati all'etnomasochismo vorrebbe sterminarci in quanto popolo e cultura...diciamo pure razza, che ancora non è proibito ( non qui almeno ma in Germania per esempio sì ).
Il tuo capouffcio oggi ancora ride...ma li attendo tutti al varco tutti questi bravi asempi morali di moderazione e modernismo, verrà il giorno anche per loro di piangere lacrime di sangue e assistere sgomenti all'orrore che hanno ogni giorno contribuito a creare.

Anonimo ha detto...

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Lunaria ha detto...

Per curiosità: le mutilazioni genitali femminili (clitoridectomia) venivano già realizzate nel 1863, qui, nella civilissima Europa. Il medico viennese Gustav Braun la sostiene nel suo "Compendio delle malattie delle donne". Anche Isaac Baker- Brown la raccomanda come rimedio "per debellare la masturbazione", uno dei sommi peccati nella rigida morale cattolica (per una volta, par condicio: sia per gli uomini, che per le donne). Brown era così convinto dell'utilità di questa pratica, che fonda addirittura un istituto, il London Surgical Home.

1882: il medico Demetrius Zambaco scrive nel suo trattato "Onanismo e disturbi psichici di due giovani ragazze": "è ragionevole ammettere che la cauterizzazione con un ferro incandescente elimina la sensibilità del clitoride e con bruciature ripetute si è anzi in grado di rimuoverlo completamente...si comprende facilmente che le ragazze, dopo che hanno perso con la cauterizzazione la sensibilità, sono meno eccitabili e meno inclini a toccarsi."

Padre Debreyne si pronuncia favorevole a questo modo nei confronti della mutilazione al clitoride "Non necessario alla procreazione e utile solo per il piacere femminile".

La Misoginia non è prerogativa dei soli musulmani, eh.