lunedì 28 gennaio 2008

ITALIANI PIU' POVERI! SOLUZIONE? PIU' CASE AGLI STRANIERI!

Articolo e vignetta da "il Megafono" di gennaio. Leggi il Megafono notiziario di opposizione Nazionale!
Negli ultimi dieci anni l’incremento degli affitti nelle aree urbane è stato del 66,7%. Le difficoltà incontrate per far fronte al caro-rate si traducono sempre più spesso in una debacle, tanto che nel 2006 il numero di pignoramenti ed esecuzioni è salito del 20%. A pesare sui portafogli delle famiglie è soprattutto il fatto che i mutui erogati sono per il 91% a tasso variabile. Mutuo che è quasi un ergastolo: la durata media dei nuovi mutui erogati tende ad allungarsi a dismisura. Se nel 2004 era pari a 18,4 anni, nel 2006 si è attestata a 22,2 anni, con un aumento di quasi il 20%. Risultato: famiglie italiane indebitate per 180 miliardi di euro tra finanziamenti e mutui.
Di una casa non si può certo fare a meno, e l’esigenza di poter accedere ad un alloggio pubblico si fa sempre più pressante per migliaia di persone. Sono 150 mila le famiglie sotto sfratto, 600 mila quelle in lista di attesa per un alloggio pubblico. Ma la casa popolare è un miraggio anche perché lo stato investe sempre meno in questo genere di edilizia. Attualmente sono circa 800 mila gli alloggi di edilizia residenziale pubblica dati in affitto, cifra che rappresenta solo il 4% del patrimonio abitativo nazionale. Secondo i dati del Ministero della Solidarietà sociale, nel 1984 si costruivano 36 mila alloggi popolari. Nel 2004 il numero è sceso a 1.900, perché il fondo Gescal (gestione case lavoratori) sul quale si reggeva il sistema non viene più finanziato a partire dalla riforma Dini del 1992. Tale fondo va esaurendosi anche perché è stato spesso utilizzato per fini diversi da quelli per cui era preposto. Alla scarsità di alloggi pubblici a disposizione, si aggiunge il sovraffollamento di immigrati in raduatoria. In Italia infatti oltre il 30% delle case popolari è mediamente assegnato agli extracomunitari. In alcune città del nord si raggiunge o supera la soglia del 50%. Il quadro è disarmante: se di alloggi pubblici liberi ce ne sono pochi, e per di più vanno agli immigrati, cosa resta agli italiani che ne avrebbero realmente necessità assoluta?
Il Megafono.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh... però vedo che ti sei scordato di postare qualcosa sulla giornata della memoria... vergogna! Dimenticarsi dei milioni di morti causati dai tuoi camerati!!!!

Anonimo ha detto...

Ma per quale cavolo di motivo devi parlare a sproposito, ebreo anonimo?

l'Ostile ha detto...

Ops! E' vero, non mi sono ricordato di ricordare...anche questo è illegale? No perché contestare, anche se solo in parte, quello che affermi lo sarebbe...ma io non lo contesto, anzi ti dò pienamente ragione. Ti dirò di più: credo che bisognerebbe fermarsi tutti nel giorno che tu dici, in modo da poter ricordare con più memoria e più forza, senza doverla disperdere nelle faccende quotidiane. Bisognerebbe frustarsi le schiene in pellegrinaggio verso dove sai bene ma che, Dio me ne scampi, non voglio nemmeno pronunciare quel luogo che se disgraziatamente sbaglio ad accostargli un articolo o peggio un aggettivo non pertinente vado a finire in qualche aula di tribunale. No, no, grazie! la vostra "memoria" blindata a suon di decreti legge ve la lascio. Per quanto mi riguarda è un problema che non sussiste, come per un prete di oggi gli errori\orrori dell'inquisizione. Io guardo avanti, nell'utopica speranza di un futuro migliore per la Mia gente e la mia Terra.

Anonimo ha detto...

e brava vecchia volpe... non sei caduta nella trappola...